2° PREMIO a “Swing in the head” di Antonio IUBATTI di Ortona (CH)

con la seguente motivazione:

“L’autore ci porta con efficacia dentro una giornata in cui la cefalea che colpisce la sua compagna è così forte da obbligarti a sprofondare con lei in una dimensione grigia, dove il silenzio è condizione necessaria. È una sequenza intima e misurata, in cui l’uso della luce è funzionale a raccontare questa bolla di sofferenza nella penombra”.

Swing in the head

Una giovane donna indossa in casa scuri occhiali da sole.
Convive da sempre con un dolore, talmente forte da modificare tutta la sua vita in funzione di esso. Nei pochi momenti di quiete si concentra su cose semplici, gesti quotidiani per non pensare, consapevole che presto arriverà un altro attacco.
Nessun programma a medio o lungo termine, le relazioni sono spesso virtuali, ed è costretta a rimanere distesa nel silenzio per la maggior parte della sua giornata, spesso nel vuoto assordante del buio di una camera.
Francesca soffre di cefalea.
Secondo i dati statistici dell’OMS la cefalea è uno dei disturbi più frequenti a livello globale e colpisce la fascia d’età di giovani-adulti, soprattutto nella
popolazione femminile.
In Italia sono circa 6 milioni le persone che ne sono colpite e solo di recente, con la legge n ° 81 del 14 luglio 2020, è stata riconosciuta come patologia invalidante rientrante tra le malattie sociali. Le cefalee rappresentano un gruppo eterogeneo di disordini neurologici che compromettono fortemente la qualità della vita e delle relazioni sociali.
Questa è la storia di una ragazza tra quei 6 milioni di individui che ne soffrono.