1° Premio “Portfolio dell’Ariosto” 2013
Ennio Baroni
Maramures – Frammenti di memoria
ESPORRE LA MEMORIA
Il mio lavoro, che alla memoria e ai ricordi si richiama direttamente nel titolo, si inserisce in maniera singolare nel rapporto fra fotografia e memoria. Esso, deriva dalle immagini di un reportage scattate oltre due anni prima nella regione del Maramures in Romania, e vuole simulare il processo della memoria nel tempo: molti dati delle immagini prodotte col trascorrere dei giorni si perdono, sfumano, svaniscono, si sfuocano, entrano nell’ombra dell’oblio e della segregazione mnesica: ne rimangono solo dei dettagli densi di significato (il mondo perduto, la concezione/accettazione della morte, l’alcolismo, la solitudine e l’isolamento delle persone e dei luoghi).
Sono rappresentati quei dettagli che la mente ha estratto dal contesto generale, dimenticando il resto, e dunque è la foto della mia memoria.
E con la postproduzione ho cercato di riprodurre e mimare il processo mentale.
Per di più, vorrei sottolineare, come questo meccanismo di selezione fotografica, credo riesca a restituire anche un altro aspetto tipico dei ricordi: la visione di tali immagini riesce a trasmettere sensazioni in grado di richiamare alla mente situazioni simili del mio passato e spero anche dello spettatore.
I dettagli del “mondo segregato” del Maramures assumono carattere simbolico e richiamano alla nostra mente, atmosfere simili del nostro vissuto passato (la reverenza verso il medico, la credenza della nonna, il centrotavola, etc) con un ritorno indietro di oltre mezzo secolo carico di nostalgia.
Ennio Baroni
“Maramures: Frammenti di memoria” di Ennio BARONI di Montevarchi (AR) 1° Cl.Portfolio dell’Ariosto 2013 – Premio HF Distribuzione
(Portfolio composto da 16 immagini in B&N realizzate nel 2011)
con la seguente motivazione:
«L’opera, attraverso un linguaggio e una presentazione eleganti, affronta le difficili tematiche
di una terra emarginata, tenendo al centro del lavoro i valori della storia e della memoria,
senza dimenticare un’emozionante rappresentazione della quotidianità al contempo lirica e
individuale». (A.G.)