Castelnuovo di Garfagnana 21 Aprile – 1 Maggio 2012
“Plurale,Singolare”, è una mostra fotografica caratterizzato da una formula originale e di indubbio interesse. Prodotta dai soci del Circolo Fotocine Garfagnana, è un insieme di mostre di singoli autori, ognuno libero di esprimersi secondo la propria creatività e il proprio stile, con libera scelta dei soggetti,del numero e del formato delle immagini; unico limite imposto è lo spazio a disposizione, uguale per tutti. Il risultato è una mostra varia che proprio nella molteplicità e nelle modalità dei temi trattati trova il suo maggiore picco d’interesse.
Mostra con PATROCINIO F.I.A.F. M36/2012
Programma
Martedì 24 Aprile ore 21,15 – Incontro con l’autore: Ugo Conti
Venerdì 27 Aprile ore 21,15 – I nuovi autori
Presentazione dei lavori prodotti dai partecipanti al Corso di Fotografia. Consegna degli attestati di partecipazione.
Partecipano alla mostra “Plurale,Singolare”:
Stefania Adami “Piazza dell’erbe, Domenica delle Palme”
Gabriele Caproni “PerCorsi”
Valeria Coli “Knock o il trionfo della medicina”
Simona Lunatici “Tra cielo e mare”
Gigi Lusini “mypassion?people”
Salotti Massimo “Bhutan, lo spirito oltre il tempo
In mostra i progetti realizzati a seguito del workshop di ITAca Storie d’Italia di Giovanni Marrozzini:
Alessandra Giannasi “La tela di Penelope”
Pietro Guidugli “Evergreen. Gli orti nella iara”
Simone Letari “Sulle tracce del Buffardello”
Manifestazione realizzata con la collaborazione di:
COMUNE DI CASTELNUOVO DI GARFAGNANA
FONDAZIONE BANCA DEL MONTE DI LUCCA
FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI LUCCA
CARROZZERIA MOLOGNO, Barga
Digit Copy, Guamo, Capannori
Toro Assicurazioni Agenzia Marchini, Castelnuovo di Garfagnana
Bertolotti & Letari, Castelnuovo di Garfagnana
TERMONOVA, Castelnuovo di Garfagnana
OFFICINA BERTONCINI, Castelnuovo di Garfagnana
Descrizione delle opere esposte:
“Piazza delle Erbe, Domenica delle Palme” di Stefania Adami
Nella piccola piazza del paese,
fra una bambola, una scranna, un robivecchi
in quella prima domenica del mese,
c’è un ulivo che si specchia negli specchi.
Quanti rami d’ ulivo inermi, Erbe sul cemento,
anelano mani vive di Resurrezione!
D’esser distribuiti aspettano il momento
intrisi di Pasqual benedizione.
Su in alto, ben oltre ognuna testa,
quelle Palme poi svettano silenti
e irrorano di gioia per la festa
il cuore Garfagnino delle nostre genti.
Stefania,1 aprile 2012
“Knock o il trionfo della medicina” di Valeria Coli
Sabato 12 novembre 2011 al Teatro Alfieri di Castelnuovo di Garfagnana la compagnia stabile dell’Alfieri “Statà” ha presentato la commedia “Knock o il trionfo della medicina”, adattato da Piero Nannini dal testo originale di Jules Romains.
“Knock!” è una storia ambientata in un paesino di provincia, nella Francia degli anni ’20 del secolo scorso, dove si avvicendano, alla guida della salute dei paesani, due medici dai caratteri completamente opposti. Il vecchio medico bonaccione, tradizionale, amico di famiglia, nel vero senso della parola cura i suoi paesani nel momento del bisogno. Gli abitanti di San Maurizio sono pressoché sani, quindi ricorrono al medico di rado, e il medico per un certo verso, tira a campare, con una vecchia macchina tutta scassata. Il nuovo arrivato dottor Knock, che ha comprato la condotta dal dottor Parpalaid, ribalterà le sorti della salute degli abitanti di San Maurizio, creando paure e mettendo quasi tutti a letto. Ed ecco la lezione: quanto il medico fa il paziente?
”La tela di Penelope” di Alessandra Giannasi
La signora Ermana Rocchiccioli, classe 1926, abita a Canigiano; dal 1939 lavora al telaio, una delle poche donne che ancora lo fanno in Garfagnana.
La signora ha insegnato in corsi tenuti dalla Comunità Montana e più recentemente ha insegnato a lavorare al telaio a Enrica Bechelli, una giovane signora vicina di casa.
I telai che utilizzano (detti “a licci” o “a pareti”) sono stati costruiti nel 1939 da un falegname del posto; in passato in ogni paese c’erano falegnami che costruivano telai e almeno 2 o 3 donne che tessevano.
La canapa veniva coltivata in Garfagnana: ogni famiglia ne coltivava un po’, soprattutto per tessere i “corredi” alle giovani che stavano per sposarsi.
Il lavoro più complesso è montare il telaio, a seconda del disegno, del numero dei licci, della larghezza della stoffa, del tipo di filato utilizzato. Ci vogliono come minimo 3 persone per montare un lavoro e si può impiegare anche più di un giorno; il disegno viene fatto nei licci e nei pedali quindi tutto va pensato prima, al momento del montaggio; è un lavoro di precisione, fatto di calcoli. Una volta montato il telaio il lavoro diventa più semplice, ma sempre faticoso.
Al telaio si lavora senza scarpe, per avere maggior aderenza e controllo sui pedali. Anche la manutenzione del telaio oggi è un problema, non ci sono più le persone con la giusta manualità e conoscenza per fare le riparazioni che via via si rendono necessarie.
Ermana mi dice più volte che ha “rubato” il suo mestiere: è la prima di 5 fratelli in una famiglia di contadini dove c’era da lavorare nei campi, aiutare con i fratelli più piccoli, non c’era tempo per andare a imparare un mestiere diverso, ma la sua caparbietà e voglia di imparare hanno avuto la meglio.
Una amica le fece copiare i disegni per realizzare i lavori (il blocco notes su cui li appuntò viene usato ancora oggi!) ma senza vedere in concreto un lavoro sul telaio quei disegni non potevano insegnarle niente. Con uno stratagemma e la complicità dell’amica si recarono in visita da una tessitrice e mentre l’amica la distraeva chiacchierando, Ermana “rubò il mestiere”. Al ritorno a casa non mangiò nemmeno e passò l’intera giornata a montare il telaio e cercare di rifare tutto quello che aveva visto…e da allora non si è più fermata!
Lavorando al telaio si fatica più con le gambe che con le braccia, “è più faticoso dello spinning”- dice Enrica – “lavorando con 8 licci ogni pedale ne manda giù 4, quindi la fatica è tanta. Normalmente si utilizzano 4 licci ma si può arrivare fino a 16 e solo in poche sanno farlo!” .
“PerCorsi” di Gabriele Caproni
Garfagnana terra segnata dalle acque…
Da sempre i corsi naturali si sono incrociati con i percorsi umani.
Acqua per l’irrigazione tramite chiuse che producono schiumeggianti cascate, raccolta in dighe e convogliata per la produzione energetica, antiche terme romane e bagni, necessaria nel lavoro del marmo.
Strutture alcune ancora utilizzate, altre ormai vestigia di fasti o antichi usi ormai fagocitate dall’oblio dei tempi.
“Tra cielo e mare”di Simona Lunatici
“mypassion?people” di Gigi Lusini
“Bhutan : lo spirito oltre il tempo” di Massimo Salotti
Diciassette giorni completamente immerso in un mondo lontano, contrapposto a quello dove sono nato e vivo da quasi 52 anni.
Un mondo dove il tempo sembra essersi fermato ed il ticchettio dell’orologio è scandito dal susseguirsi delle stagioni e degli eventi naturali.
Un mondo dove le meraviglie della natura si intrecciano fittamente ed in maniera armonica con il cuore e l’anima della popolazione, come le infinite fibre di seta si abbracciano voluttuosamente nel disegnare i motivi di un meraviglioso arazzo.
Un mondo dove tutto sembra incantato a tal punto da poter gettare il proprio spirito oltre il tempo.
“Evergreen. Gli orti nella iara a Castelnuovo di Garfagnana” di Pietro Guidugli
Nell’alveo del Fiume Serchio, immediatamente a monte del centro storico di Castelnuovo di Garfagnana, di fronte al quartiere di Santa Lucia, prospera da sempre una estesa serie di appezzamenti coltivati ad orto. Danno una abbondante produzione di pomodori, zucche e tutti i tipi di verdure, ma anche granturco, uva, frutta. Gli orti sono a rischio inondazione e nello stesso tempo, a causa dell’abbassamento del livello del fiume, parzialmente senza irrigazione Accompagnano gli orti costruzioni adibite a serre, ripostigli attrezzi, pollai; una architettura spontanea costruita con tutti i materiali possibili, con il riutilizzo di congelatori, vasche da bagno, pancali in legno, bidoni di tutti i tipi. Le strutture, seppure fatiscenti, sono sopportate dagli enti territoriali per l’aspetto sociale che rappresentano. Gli orti sono coltivati soprattutto da anziani, che ritrovano in questo ambiente un loro spazio vitale ed una comunanza di interessi.
(Foto realizzate a Settembre/Ottobre 2011)
”Sulle tracce del Buffardello” di Simone Letari
Da bambino la nonna mi raccontava spesso la storia del Buffardello, un ometto alto più o meno mezzo metro, vestito di rosso, con un buffo cappello e le scarpe a punta, che si divertiva a fare scherzi e dispetti in giro per la Garfagnana.
Diceva che si nascondesse nell’oscurità dei boschi e corresse veloce tra le ombre per non farsi vedere.
Si divertiva con i contadini, soffiando a pieni polmoni tra i covoni di fieno o tra le foglie appena ammucchiate, rovinando così tutto il loro lavoro.
Si intrufolava nelle stalle spaventando gli animali; intrecciava le code alle vacche e i crini ai cavalli, oppure toglieva loro il cibo.
Entrava anche nelle case approfittando della notte, spostava o nascondeva gli oggetti, tirava le coperte e i piedi a chi dormiva, oppure si sedeva sopra il loro petto fin quasi a soffocarli.
Se le donne lasciavano il bucato steso dopo il tramonto si divertiva a rubare gli indumenti o a “maldocchiare” quelli dei neonati.
Tanti sono i dispetti, ma a parte la testimonianza di uno o due anziani, nessuno l’ha mai visto!
Io fin da bambino ho sempre avvertito la sua presenza.
Spinto dalla curiosità ho seguito le sue tracce, armato di macchina fotografica per portare delle prove della sua esistenza.
L’avevo nel mirino, ma è sfuggito anche stavolta…
Comunicato Stampa:
PLURALE,SINGOLARE Castelnuovo di Garfagnana (Lucca) – 21 Aprile / 1 Maggio 2012
Si apre Sabato 21 Aprile alle ore 17 con un originale aperitivo fotografico la mostra “Plurale,Singolare”, prodotta dai soci del Circolo Fotocine Garfagnana. Un insieme di lavori di singoli autori che danno vita ad una mostra varia, che proprio nella molteplicità dei temi trattati e nelle modalità di presentazione trova il suo maggiore picco d’interesse.
Espongono: Stefania Adami con “Piazza dell’Erbe, Domenica delle palme”, Gabriele Caproni con ”PerCorsi”, Valeria Coli con “Knock o il trionfo della medicina”, Simona Lunatici con “Tra cielo e mare”, Gigi Lusini con “mypassion?people”, Massimo Salotti con “Bhutan, lo spirito oltre il tempo”.
- presentati anche tre lavori realizzati a seguito del workshop svolto a Castelnuovo da Giovanni Marrozzini nell’ambito del progetto ITAca Storie d’Italia, (il camper che a Settembre ha visitato la Garfagnana). Sono “La tela di Penelope” di Alessandra Giannasi, “Evergreen Gli orti nella iara” di Pietro Guidugli, “Sulle tracce del Buffardello “ di Simone Letari.
Sarà anche presentato il “Cofanetto 2012”, originale opera del Circolo giunta alla 10a edizione, che rappresenterà il premio per il Portfolio dell’Ariosto che si svolgerà in estate. Martedì 24 Aprile alle 21,15 incontro con Ugo Conti, affermato ed apprezzato autore lucchese con all’attivo diverse pubblicazioni e mostre in tutta italia. Venerdì 27 Aprile sempre alle 21,15 incontro con i nuovi autori, i giovani che hanno concluso il Corso di Fotografia. Saranno proiettate le loro opere e riceveranno l’attestato di partecipazione.
La mostra rientra in GARFAGNANA FOTOGRAFIA, un progetto che si svolge con varie iniziative nel corso dell’anno e che avrà il suo culmine a inizio Agosto quando Castelnuovo diverrà la capitale italiana della fotografia amatoriale con diverse mostre in Rocca, il premio Rodolfo Pucci e il Portfolio dell’Ariosto che quest’anno metterà in palio anche un premio speciale sul Reportage intitolato a Fosco Maraini.