1° Classificato: “Anna Equilibrio instabile” di Cristina Corsi di Montevarchi e Antonio Lorenzini di Siena
“Un sentiero emozionale che si svela attraverso gli sguardi intensi, interrogativi, profondi, a volte sorpresi di un’anima preziosa che, privata della opportunità di esprimersi attraverso la propria voce ha insegnato ai propri occhi a parlare”
Anna, equilibrio instabile
Anna è una ragazza con una grave disabilità. Non può parlare, camminare, non riesce ad usare le mani. Non può fare nulla da sola e ha bisogno di persone che l’accompagnino in gesti, movimenti e azioni necessarie per vivere.
Anna si lascia condurre, apparentemente passiva, ma nel continuo bisogno dell’altro nascono legami di forti intese, di relazioni profonde, che vanno oltre le parole.
Anna ha un linguaggio di sguardi, di silenzi, di richieste di attenzione, di fatiche condivise. Relazioni di amore che rendono superabili le difficoltà.
La sua vita contenuta in piccoli ambiti quotidiani e spazi circoscritti è allo stesso tempo ampia e ricca di emozioni. È simile allo scorrere del fiume che fa da sfondo alla vita di Anna e a tutto trova un equilibrio, rendendo ad ognuno la dignità di esistere nella sua unicità.