Premio Fosco Maraini al Reportage a «Mezzo metro da terra» di Maurizio GUARINO di Prato
«Le fotografie, composte in un rigoroso formato quadrato, hanno il merito di raccontare la complessa quotidianità di una Onlus e di portarci in un micromondo ai più spesso sconosciuto. Un progetto fotografico di reportage che ci conduce nel centro diurno sociosanitario della Cooperativa Sociale Kepos, che ospita in modalità semiresidenziale ragazzi e ragazze con disabilità.»
A mezzo metro da terra
“A mezzo metro da terra” è un progetto fotografico realizzato tra ottobre 2022 e marzo 2023, all’interno del centro diurno socio-sanitario della Cooperativa Sociale “Kepos” – onlus della città di Prato –, che ospita in modalità semi-residenziale 13 persone, tra ragazzi e ragazze, ognuno dei quali con proprie disabilità motorie. Alcuni hanno capacità relazionali, comunicative, adattive, mentre altri ne hanno parziali, ma tutti hanno, soprattutto, le proprie sensibilità e profonde percezioni della vita che li rendono 13 artisti del nostro tempo.
La struttura punta a far sviluppare e favorire ad ogni persona l’acquisizione e il mantenimento delle maggiori autonomie conseguibili con tre tipi di attività: ludico e sportivo, autonomie e attività di tipo cognitivo, il tutto per rendere consapevoli i ragazzi e le ragazze che possono, anche se aiutati, fare tutto.
A questo si aggiunge il supporto informativo, psicologico e sociale alle famiglie al fine di strutturare un percorso individuale per il ragazzo e per la gestione quotidiana delle difficoltà genitoriali.
Le fotografie che compongono il progetto raccontano i volti, lo spazio, le attività e i pensieri di questi artisti, le cui emozioni si svelano in ogni scatto. È così che silenzi, parole sussurrate o gridate, sorrisi, sguardi, movimenti frenetici di felicità, dolore e lamento, poesie come atti d’amore per la vita, dipinti pieni di simboli e significati, hanno preso forme e sensi che le immagini ci mostrano in vario modo.
Questo lavoro fotografico restituisce lo spazio fisico-esistenziale di chi è costantemente sospeso a mezzo metro da terra, che trascorre la vita su una carrozza, estensione del corpo e compagna di viaggio. Dal limite di uno spazio circoscritto l’immaginazione va oltre espandendo quello spazio oltre se stesso, nell’infinito di riflessioni e sentimenti che nella fotografia trovano testimonianza e considerazione.