31 Gennaio 2013

Terremoto in Garfagnana: panico per un tweet «Prendete le vostre cose e uscite di casa»

Il messaggio del comune di Castelnuovo Garfagnana. La popolazione della zona colpita dal sisma si riversa in strada

Un cinguettio e si scatena il panico. Sono le 10:19 di sera quando il Comune di Castelnuovo Garfagnana scrive sul suo profilo Twitter: «A seguito della comunicazione pervenuta dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri si consiglia di uscire di casa e rimanere all’aperto». È un attimo e tra la popolazione della zona colpita dal terremoto si scatena la paura. Il tam tam passa dai social network, e rimbalza via sms, di porta in porta. Perché tanta è la paura dopo l’ultima scossa nella notte tra mercoledì e giovedì e dopo il sisma di magnitudo 4.8 del 25 gennaio che ha colpito tutto il centro Nord.

DA TWITTER A FACEBOOK -Risultato, un centinaio di cittadini si precipitano in strada dopo aver raccolto poche cose. L’ondata di panico cresce. La Provincia di Lucca fa sapere attraverso il suo profilo Facebook che «il Dipartimento nazionale di protezione civile ha comunicato che nelle prossime ore potrebbero verificarsi altre scosse di terremoto con epicentro in prossimità di Castelnuovo di Garfagnana. La sala operativa integrata della Provincia di Lucca e della Prefettura è attiva e sono state allertate le forze dell’ordine, i vigili del fuoco e i gruppi di volontariato. Tutti i sindaci dei Comuni della provincia sono stati informati e sono state attivate le procedure di protezione civile». Poi il profilo Twitter del Comune di Castelnuovo lancia un nuovo messaggio: «Si avvisa che domani 1 febbraio le scuole del territorio comunale saranno chiuse». Poi sempre su Twitter compare anche la comunicazione della presidenza del Consiglio, con la data del 31 gennaio, in cui si legge: «nelle prossime ore potrebbero avvenire nuove scosse», firmato Franco Gabrielli.

LE PRECISAZIONI – Dal responsabile della protezione civile di Castelnuovo di Garfagnana Vincenzo Suffredini arriva poi una precisazione a Sky Tg24: «In realtà la comunicazione quello della presidenza del Consiglio non è un vero e proprio allarme. Ma un consiglio». Ma dalla Protezione Civile hanno deciso comunque di dare l’allerta attraverso i social network e comunicati ai sindaci della zona. Secondo i Carabinieri di Castelnuovo Garfagnana non ci sarebbe poi grande panico. Ma sempre secondo Suffredini: «in tanti si stanno attivando per dormire in auto». In tanti si chiedono sui social network: «ha senso avvisare la popolazione via Twitter, soprattutto se non si è nemmeno sicuro».

FUORI AL FREDDO – Nel frattempo la protezione civile sta allestendo centri di raccolta con tende e al palazzetto dello Sport. «Ha aperto il C.O.C. al Palazzetto dello Sport di Castelnuovo Garfagnana. I cittadini si rechino nelle aree di raccolta. A breve altre informazioni» recita un altro tweet apparso alle 23,01 sull’account della Protezione Civile del Comune di Castelnuovo Garfagnana. Nel messaggio si cita anche il numero 0583641408 cui rivolgersi in caso di necessità. Il sindaco di Castelnuovo Garfagnana Gaddo Gaddi ha spiegato di aver «attivato le procedure di evacuazione perché abbiamo ricevuto il messaggio di allerta dal dipartimento nazionale della Protezione Civile a firma di Gabrielli che annuncia la possibilità di un sisma di forte intensità nelle prossime ore con epicentro a Castelnuovo. L’allerta è scattata perché stando alle deduzioni della protezione civile, il sisma di stanotte avrebbe attivato la faglia dell’Appennino e quindi c’è la possibilità di altre scosse». A Castelnuovo problemi nei locali pubblici. A Gallicano l’avviso dato dai vigili urbani con megafono. A Barga avviso dal Comune per coloro che vivono in abitazioni non sicure. I punti di raccolta sono: la scuola elementare di Barga, la scuola media di Fornaci di Barga, l’elementare di Filecchio e l’elementare di Castelvecchio. I carabinieri di Castelnuovo confermano «Tanta gente in strada decisa a passare fuori la notte».

(Corriere della Sera)
Le foto sono state realizzate nei ricoveri predisposti dal Comune di Gallicano: Palestra, Scuola Materna, Scuola Elementare e Media.

Quattrordici ore dal bollettino all’allarme

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L’Ingv ha inviato la comunicazione alla protezione civile alle 6.45. Tutto arriva in prefettura alle 19.58Dall’emissione del bollettino dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) all’allarme della prefettura di Lucca passano 13 ore. E un’altra ora ancora per far scattare l’allarme ai cittadini. Quattordici ore durante le quali il messaggio dell’istituto passa dalla protezione civile alle Regioni e poi ai Comuni.

L’Istituto invia ogni giorno due bollettini alla protezione civile, uno al mattino e l’altro nel pomeriggio. Ieri mattina in quel bollettino un funzionario ha scritto alcune considerazioni. Il sunto è questo: dopo la scossa di magnitudo 3.3 che si era verificata a sud-ovest della Garfagnana si è generato un punto di svolta rispetto al fenomeno sismico della zona. Dà anche due motivazioni precise: si trattava di una seconda forte scossa dopo eventi minori, seguita da un momento di assenza di scosse: «Se resta confermata l’ipotesi che la sequenza sia generata da una struttura orientata trasversalmente alla catena nelle prossime ore potrebbero avvenire altre scosse a sud-est in prossimità dell’abitato di Castelnuovo in Garfagnana».

E in effetti qualcosa è successo dopo quell’allarme: «Ci sono state una quindicina di scosse in zona nord, che sono state comunicate successivamente nel bollettino del pomeriggio», afferma il presidente dell’Ingv, Stefano Gresta. Intanto il bollettino della mattina, quello preoccupante, è arrivato alla prefettura di Lucca alle 19.58. E con un fax è stato poi mandato ai centri interprovinciali: «Si trasmette la seguente comunicazione…». E da lì si è diramato l’allarme nei vari comuni della Garfagnana, una trentina. Quattordici ore in cui nessuno ha chiamato i sismologi per capire l’entità delle considerazioni fatte nel bollettino: «Siamo stati contattati soltanto quando era già scattato l’allarme», precisa Gresta. E conclude: «Non c’è stata alcuna previsione da parte nostra, ma solo l’ipotesi che l’attivazione di una nuova faglia a Sud-Ovest avrebbe potuto provocare altre scosse. Non abbiamo dato nessun allarme noi comunichiamo solo dei risultati e delle interpretazioni».

Federica Sanna del Corriere Fiorentino