“Cammino portoghese” di ANDREA ANGELINI di Fratta Terme (FC)
2° Classificato Portfolio dell’Ariosto 2018

Un viaggio in Portogallo alla ricerca di se stesso. Una trama di emozioni che si rincorrono fuori dallo spazio e dal tempo. Ha ricercato anche attraverso le immagini, significati secondi accompagnati dagli scritti di Pessoa e Tabucchi ed è attraverso di loro che l’autore è riuscito a trasformare tutto in metafore di grande significato interiore abbattendo ossessioni e barriere. Alla fine è arrivata la luce in fondo al tunnel, quando tutto sembra perduto e questo anche attraverso una fotografia di grande spessore, accompagnata da una narrazione scritta che colloca il lavoro nel solco della migliore narrativa artistica.

Cammino Portoghese (23 Maggio – 3 Giugno 2018)

Questo è il mio Cammino Portoghese. Un viaggio per ritrovare se stessi.

Negli ultimi anni ho evitato di affrontare direttamente i tanti problemi e disagi che incontravo vivendo. Nascondevo ogni malessere interiore dentro un cassetto, in fondo alla mia anima. Pensavo di essere forte e che niente mi avrebbe sconvolto. Poi è arrivato un giorno in cui tutte le incomprensioni, le difficoltà interiori, i disagi e la mancanza di felicità sono fuoriuscite improvvisamente da quel cassetto. Un fiume in piena mi ha portato con se e mi ha fatto cadere in una profonda crisi esistenziale. Un tedio continuo che mi ha impedito di vivere per mesi. Un dolore che partiva dalla mia anima e non riuscivo a controllare. Tutto era perso. Vedevo solo il nulla dentro di me.

Ho deciso di farmi aiutare perché non trovavo pace ed ho iniziato a camminare in solitudine per ore ed ore ogni giorno un cui potevo farlo. A fine Maggio sono partito per un viaggio di cammino in Portogallo con due amici di infanzia. Ognuno aveva dentro qualcosa che doveva liberare ed ognuno ha fatto questo cammino per ritrovare se stesso. Ho portato nello zaino un diario su cui scrivere i miei pensieri e la macchina fotografica per raccogliere le immagini che già vivevano dentro di me, per raccontare i miei stati d’animo. Tutto questo mi è servito per affrontare le mie ansie ed ossessioni, nel difficile compito di fare ordine dentro di me.

Prima del viaggio dovevo scegliere un libro da leggere lungo il cammino. Amo Antonio Tabucchi, come scrittore, ho letto tutto di lui e cosi “Requiem” mi ha fatto decidere di scegliere: “Il libro delle inquietudini” di Fernando Pessoa.

Bernardo Soares è diventato così anch’esso un compagno di viaggio che mi ha aiutato a comprendere che la fragilità dell’animo umano è universale e non aveva colpito solo il sottoscritto. E’ stato un lavoro necessario e terapeutico che mi ha fatto comprendere che vale la pena guardare di nuovo la bellezza e la gioia anziché l’angoscia e la paura. Così ho viaggiato liberamente con la mente ed il cuore, tra immagini e pensieri.

Questo mio Cammino Portoghese. Un viaggio per ritrovare se stessi.

Andrea Angelini

Andrea Angelini

Nasce nel 1968 a Forlì, vive a Fratta Terme, fotografa dal 1995. E’ interessato al linguaggio delle immagini ed alle sue contaminazione. Esegue ricerche fotografiche e realizza laboratori sul fotografico ed il legame tra la fotografia e diversi concetti filosofici proponendo riflessioni anche sugli altri linguaggi artistici quali letteratura, cinema, fumetto, pittura, scultura, musica.
Lettore FIAF, Tutor, CAR, Testimonial: ha svolto diversi incarichi e compiti in federazione. Ha ricevuto premi in diversi Festival nazionali. Ha realizzando diverse mostre personali e collettive in Italia.
E’ presidente della associazione Tank Sviluppo Immagine. Sito web: http://angeliniandrea.photo/