3° Classificato ex-aequo: “Unchildren” di Eleonora Carlesi di Montescudaio (PI)

“La delicatezza e la poetica di come ha trattato un tema quale quello degli orfani di Bucarest senza cadere nella retorica ma conservando una leggerezza di segno spesso anche analitico.”

“UNCHILDREN”

(Eleonora Carlesi)

All’origine i bambini di strada sono la conseguenza della politica a sostegno dell’incremento del tasso di natalità che propose N. Ceausescu, unita all’estremo impoverimento degli ultimi anni del regime comunista.

Con la messa al bando dell’aborto e di qualsiasi forma di contraccezione, numerosi bambini non desiderati sono nati in famiglie che non potevano sostenere i loro bisogni ,senza avere altra scelta, i loro figli furono affidati alle istituzioni dello Stato, sovrappopolati e fatiscenti, i ben noti, purtroppo, « orfanotrofi rumeni » dai quali tanti fuggirono finendo a vivere per strada, principalmente nei canali di Bucarest.

Per poter entrare a far parte della comunità europea ,la Romania ha dovuto arginare questo fenomeno creando delle strutture per accogliere questi bambini che oggi sono anche i figli di quei ragazzi cresciuti in strada

Ancora oggi sono molteplici i fattori che concorrono a determinare le condizioni che portano a fenomeni gravissimi di abbandono dei minori.

La povertà è una causa tra le più frequenti , famiglie poverissime e quasi sempre molto numerose,possono essere spinte ad abbandonare i piccoli, madri che migrano in paesi più ricchi per cercare un lavoro lasciano i loro bambini in orfanotrofi.

Gli ospedali e gli orfanotrofi ospitano mediamente un totale di 60 mila orfani che difficilmente riescono ad essere adottati per motivi burocratici ed è per questo che i commercianti illegali di bambini speculano sulla …vendita degli stessi.

E’ quello che è successo a G. , che è stata “comprata” all’età di 14 anni da un uomo,ha avuto il suo primo figlio a 15 anni ….. adesso ne ha 25 e 4 figli avuti dal suo “padrone” .

Acuma, Parada, il centro Pinoccchio di Panchu e i Frati Maristi sono le realtà che ho potuto visitare e che si adoprano costantemente e con grande passione per far recuperare, almeno ad alcuni dei bambini ,un po’ della loro infanzia perduta .