2° classificato: “Io sono Dario” di Gianluca Abblasio di Monterotondo (Roma)
(Portfolio composto da 28 immagini in Bianco&Nero realizzate fra il 2013 e il 2015)
“Storia di un ragazzo della borgata Pigneto che tenta un riscatto sociale, personale e pubblico attraverso il canto e la performance. Il progetto mostra, pur nel realismo fotografico, una lievità iconografica inaspettata e un’empatia non scontata del fotografo col soggetto”
testo di presentazione:
“A chi sono mai piaciuti i concorsi canori? Certamente non a me. E poi figurarsi sono anche timido.
Cantare, quello sì, che mi ha sempre interessato. Si dice che alcuni nascono rockstar e mi sa tanto che io sono uno di quelli. Perché quando sono sul mio palco, nel mondo che io scelgo, dove non ci sono giudici al di fuori di me stesso, la timidezza non mi appartiene.
Non sono ancora una rockstar, ma io già la faccio la rockstar e il mio palcoscenico si chiama Roma est. Che ne volete sapere voi se non avete mai visto la Casilina, Centocelle o il Pigneto?
Che ne volete sapere voi quando esci da un locale e il sole sorge e la luna se na va a letto insieme a me. Dico: ma non sarò mica una rockstar?
E soprattutto che ne volete sapere di quanto mi adorano lungo l’arco di una notte. E poi mi vorreste dire che non sono nato per stare sopra un palco? C’è gente che mi adora, c’è gente che non può fare a meno di me, c’è gente che brama le mie labbra e pensate: non mi hanno neanche sentito cantare.
Ma verrà quel giorno e allora delle mie labbra si ricorderanno anche quelli che adesso le hanno scordate (bastardi!).
Io sono uno show notturno, in movimento, rapito dal desiderio di essere come sono: androgino e bello e amato e fottutamente notturno. E secondo voi questa non sarebbe una rockstar?
Ma c’è anche una luce che non è quella della luna nella mia vita: è quella del pane perché anche io ho bisogno di pagare l’affitto ma anche quando lavoro per il pane voglio essere me stesso.
Potreste dire lo stesso di voi?
Non nego mai chi sono.
Né a me.
Né tanto meno alla mia famiglia.
Se non fosse chiaro, io sono Dario”