3° Classificato ex-aequo: “In fondo …al colore” di Antonio Salvatore Presta di Follonica (GR)
“Le immagini proposte dall’autore ci mettono in relazione con il mondo delle dipendenze, dove un uomo riesce a sentirsi vivo solo dedicandosi alla pittura. Il suo appartamento, di fatto trasformato in una piscina di colori, è la sua vita, il luogo in cui si immerge alla ricerca di un frangente di felicità. Un pregevole racconto fotografico di un vissuto ai margini di tutto e di tutti che, in assenza di tali testimonianze, tendiamo ad ignorare e rimuovere.”
“In fondo…al colore”
di Antonio Presta
“Per me la pittura è sentirmi vivo, è la vita, è come tuffarmi in una piscina piena di colori e uscirne felice”.
Sono le parole di M.M. , un uomo di 50 anni che vive in un appartamento all’ottavo piano in un palazzo di fronte al mare. Una casa che lui ha trasformato, togliendo la maggior parte dei mobili e dipingendo sulle pareti “gli eccessi” che vivono dentro di lui.
La sua espressione è la pittura, che lui Ama e proietta dalla sua mente al pennello e le sue tele si esprimono con disegni semplici, fantastici, colorati.
Il pavimento è la tavolozza dei suoi colori e pennelli consumati impressionano per ore le sue creazioni, spesso nelle ore notturne.
Vive da solo, ai limiti, ai margini di tutto e tutti.
“In fondo al colore” è un lavoro fotografico che racconta la vita di M.M. in continuo bilico tra follia, pittura e dipendenza dalla droga, in uno spazio senza tempo dove non esistono più confini.
“Ridi uomo invisibile, ossa senza tempo, cuore libero ma sgomento, segni del passaggio e di tormento”. Cit.