VALENTINO GIANNINI
3° Classif. ex-aequo: “Solitudine” di VALENTINO GIANNINI di Porcari (LU)
L’ospedale psichiatrico di Volterra, luogo di dolore e sofferenza per tanti è stato molte volte illustrato fotograficamente,ma credo, mai con questo vigore.
Graffiti, pitture, vecchie suppellettili, luci sfatte proiettano l’osservatore nell’attuale realtà che ancora ispira tristezza. Molti degli internati venivano spesso dimenticati fino alla morte.
L’inclusione di documenti d’archivio, lettere mai spedite che attestano laceranti solitudini.
Le immagini tombali che compongono la parte finale hanno ancora nomi di pazienti che sembra reclamino la loro passata esistenza che finalmente ha trovato in una stele quella dignità prima negata.
Le fotografie che compongono il portfolio sono analogiche, ad aggiungere pathos.
Solitudine
Valentino Giannini
Su Wikipedia alla voce solitudine troviamo: La solitudineè una condizione e un sentimento umano nella quale l’individuo si isola per scelta propria (se di indole solitaria), per vicende personali e accidentali di vita, o perché isolato o ostracizzato dagli altri esseri umani.
Nell’allora manicomio di Volterra, luogo di segregazione forzata, si sono consumate migliaia di queste condizioni.
Anche oggi quei saloni e quelle mura fatiscenti servono ad esprimere il proprio disagio, a comunicare il proprio senso di vuoto, isolamento e solitudine.
Il trattamento dei pazienti nei manicomi era a volte brutale e focalizzato più al contenimento ed alla moderazione del comportamento che alla loro cura.
Avevano la possibilità di scrivere lettere a familiari e conoscenti, ma spesso queste non venivano recapitate bensì trattenute dalla direzione sanitaria e allegate alle cartelle cliniche “per motivi di studio”.
Succedeva anche che molti internati venissero dimenticati da tutti, familiari compresi. Venivano abbandonati e dimenticati fino alla fine dei loro giorni. Spesso nemmeno le salme venivano reclamate dai parenti, per loro non restava altro che la sepoltura nel cimitero dei reietti.
Bio:
Valentino Giannini, nato a Porcari (Lu) 64 anni fa, fotografo da oltre 40.
Prediligo la fotografia analogica in b&n in medio e grande formato, sviluppo e stampo personalmente ciò che produco.
Sono socio del Fotoclub Lucchese.