1° PREMIO al lavoro “Velvet waves” di Nicoletta CERASOMMA di Lucca

con la seguente motivazione:

“Ombre che si compongono, incroci di simboli, segni che perturbano lo sguardo. Accostamenti simili a canti, voci sommesse che spingono per aprirsi, si fanno acqua e panneggio, segreto marino, pietra e velluto. Composte in dittici e innalzate in immagini simbolo, raccontano di un’esistenza, evocano una donna straordinaria che preme per prendersi un posto – il suo posto – e che ci rapisce gli occhi intrappolandoci sensualmente in un raffinato arabesco tra mistero, storia e incanto”.

Velvet Waves

La memoria delle donne, messa a tacere per lungo tempo, descriveva i cambiamenti politici e sociali con sensibilità e linguaggio diversi. Maria Luisa di Borbone è diventata la chiave di volta di una storia che finora è stata solo parzialmente raccontata. La voce di Maria Luisa emerge chiaramente dalle sue lettere trovate di recente. Un nuovo punto di vista per l’analisi di un periodo storico molto complesso in cui l’Europa era dominata da Napoleone. Il mio intento è quello diffondere l’eredità di tutte quelle donne che hanno avuto un ruolo attivo nella nostra comunità, restituendo loro quel posto nella storia intensamente meritato di cui sono state private.
Rispetto alla storiografia tradizionale, la valutazione negativa della sovrana è stata completamente ridisegnata. Le sue memorie descrivono l’identità di una sovrana continuamente messa alla prova. Ovunque fosse mandata a governare, aveva tutti contro. Maria Luisa era dotata di forza, intelligenza e intraprendenza. Fu attenta osservatrice della dimensione culturale e artistica del suo tempo.
Un’eroina femminile che governava in solitudine e difendeva la sua autonomia. Rivela il ruolo attivo delle donne nella vita culturale del XIX secolo e merita di essere ricordata nella storia dell’arte, della musica e del femminismo. Durante il suo regno, Lucca conobbe un nuovo Rinascimento. Il suo buon governo fu ispirato dalla saggezza, dalla misericordia e dalla prosperità.
Ha fondato scuole di formazione per l’educazione femminile e ha sostenuto artiste donne in un mondo dominato da figure maschili. Il linguaggio dell’artista è astratto e senza tempo. Il decadimento precipita in colori più freddi ma vibranti. Le distese di colore creano un’ampiezza visiva abbagliante. Anche se non hanno un rapporto con la realtà, mantengono la sua essenza.
Le forme ti portano in un racconto universale dove i contrasti trovano sempre un modo per completarsi a vicenda. Questo intrigo ti permette di essere coinvolto in una storia – una di quelle che non ti lascia andare.